XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878
vigore di questo trattato è stato prorogato. Negli ultimi giorni in cui tenne il governo la passata amministrazione, e nei primi in cui la nostra ebbe
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ministro per le finanze. Nella tornata del 26 marzo prossimo passato, il primo giorno in cui ebbimo l'onore di venire come ministri alla Camera, io
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Gli apprezzamenti generali (non potendo farne di speciali, di tecnici direi, sulle tante materie, sui tanti argomenti ed interessi di cui si dispone
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mantenendolo fuso nei nuovi elementi della tariffa che viene proposta. Ma vi ha un altro vantaggio non meno importante. I tre vantaggi a cui ho accennato
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dei loro Governi, ed è un fenomeno singolare che ciò succeda nell'epoca in cui tutte le libertà, e quella del cambio per la prima, vengono propugnate
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lavorati che compongono un dato oggetto, avuto riguardo alla entità del lavoro compiuto, è un grande vantaggio economico e scientifico, di cui dobbiamo
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La Camera capisce che quando il commercio ha davanti a sè queste eventualità di litigi nell'importazione di merci, il cui sollecito arrivo sul luogo
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Non havvi grande riforma, sopratutto in materia in cui gli interessi peculiari di alcune classi di cittadini sono in contrasto o fra loro o
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dei vini italiani, e specialmente di alcuni vini delle provincie meridionali, cui mi sembra egli alludesse, sarebbe chiesto il grado della ricchezza
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due parti questo trattato. Bensì si potrà tener conto di questa raccomandazione, i cui lati di utilità furono accennati anche dall'onorevole Luzzatti
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Quantunque appaia confusa la materia a cui s'intende applicabile questa suddivisione in categorie, si capisce che deve alludersi alla lana ed al
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Oltre gli ordini del giorno proposti da parecchi onorevoli nostri colleghi, ve ne ha uno a cui ha accennato ieri la Commissione, quello relativo al
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tessuti stampati, in guisa che l'industria della stampatura abbia le stesse condizioni di cui godeva colla tariffa precedente, regolamentarmente non
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Le statistiche da cui lo desumo, non sono compiute a tutto il 1877, per questi elementi, ma abbiamo quelle del 1876. Dalle ultime statistiche rilevo
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Uno spirito analitico, un ingegno così acuto e sottile, che anatomizza i più intricati fenomeni dell'economia, di quest'Iside a cui tanti si piegano
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longanimità davanti alle fatiche ed ai pericoli, tanto dei pescatori in genere, come dei pescatori di corallo, la stessa splendida eloquenza con cui
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sembra punto inopportuna in un momento in cui una grave crisi economica attraversa l'Europa e si fa sentire già da oltre un anno nel nostro paese, io
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Una seria domanda ha mosso l'onorevole Luzzatti al Governo, il quale non può non averla udita; e se ci sono degli argomenti in cui il silenzio è
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l'effetto di questo dazio sarà operativo il giorno in cui andrà in vigore il trattato di commercio fra l'Italia e la Francia. Pregherei quindi gli estensori
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Bonacci. Diffatti quest'ordine del giorno domanda al Governo francese una interpretazione intorno ad un punto su cui non cade alcun dubbio nè in questa
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l'esempio dell'onorevole Depretis che aveva in questa Camera letto un brano di verbale delle negoziazioni di Parigi, io lessi l'esordio, con cui si aprirono
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Questo è quanto voleva fare osservare, affinchè non fosse ritardata la discussione di cui ci occupiamo.
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Luzzatti relatore. La Commissione accetta intieramente il concetto cui s'informa l'ordine del giorno dell'onorevole Mancini, ma fa intorno ad esso le
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, i cui negoziati sono tuttora pendenti, s'introduca la clausola compromissoria, e nei trattati già conchiusi vi si supplisca con un protocollo
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dell'onorevole Mancini, ma ha indicato dei limiti entro cui intende accettare questo concetto; la Commissione alla sua volta ha ripetuto la stessa
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quali però io non divido intieramente le opinioni e le speranze, cui sorride la fiducia che anche questioni di importanza gravissima ed eminentemente
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studiare caso per caso la materia su cui l'applicazione potesse farsi. Egli infine ha tenuto un linguaggio che non compromette la questione, e dal quale
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, di cui i negoziati sono ancora pendenti, s'introduca la clausola compromissoria e nei trattati già conclusi vi si supplisca con un protocollo
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Perciò io mantengo, al punto a cui la discussione è pervenuta, il mio ordine del giorno, quale che ne sia la sorte, ed attenderò di vedere se la
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a quella del 18 marzo, cioè dell'amministrazione presieduta dall'onorevole Minghetti, e di cui benanche faceva parte l'onorevole Sella.
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Quindi se l'onorevole Mancini accetta, supponiamo, una premessa nel suo ordine del giorno, in cui si dica: tenuto conto delle dichiarazioni del
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modalità di nostri dazi interni, in quella parte cioè della legislazione daziaria a cui abbiamo diritto esclusivo. Ecco la questione.
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proporrà e si adoprerà che nei trattati di commercio, i cui negoziati sono tuttora pendenti; s'introduca la clausola compromissoria, e nei trattati
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mio ordine del giorno, che duolmi spiaccia al mio amico Mancini, la cui autorità sulla materia di cui trattasi è incontrastabile.
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io sono disposto a fare, propone che la Camera dichiari fin da ora che debbano rimanere escluse precisamente quelle quistioni, di cui fecero parola la
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proporrà e si adoprerà che nei trattati di commercio, i cui negoziati sono tuttora pendenti, s'introduca la clausola compromissoria, e nei trattati già
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La lettera di cui io parlo e che ha posto fra la comunicazioni ministeriali nei giornali francesi, è del tenore seguente:
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1877, e le cui ratifiche furono ivi scambiate addì…»
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Laonde neppur questa parte della lettera di cui l'onorevole Bordonaro ha dato lettura, non infirma quelle spiegazioni che io, come relatore della
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Ministro per l'istruzione pubblica. Siccome il disegno di legge cui si riferisce la interrogazione dell'onorevole Pissavini fa parte di tutto un
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1877, e le cui ratifiche furono ivi scambiate addì, …»
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, le quali tanto maggiore gravità acquistano quanto più serio è l'obbiettivo cui mirano.
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difficoltà di accettare che la mia interrogazione sia rinviata all'epoca in cui si discuterà il bilancio di definitiva previsione per la pubblica
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Luzzatti relatore. Dopo la stipulazione di questo trattato è avvenuta fra i due Governi, francese ed italiano, una dichiarazione, per cui si proroga
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ministro per le finanze. È occorsa una dimenticanza, di cui debbo avvertire l'onorevole presidente della Camera. L'articolo dice che il trattato deve
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nel quale si dicesse: «Il Governo del Re è autorizzato a determinare, d'accordo col Governo francese, la data in cui dovrà entrare in vigore il
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«È data facoltà al Governo di prorogare al 1° giugno 1878 il termine di cui al trattato…»
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«È data facoltà al Governo di prorogare al primo giugno 1878 il termine di cui all'articolo 18 del trattato stesso.»
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invece la proposta dell'onorevole Luzzatti, di accordare cioè al Governo una facoltà di cui si è già servito…
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Governo del Re di prorogare al primo giugno 1878 il termine di cui all'articolo 18 del trattato.»
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Accademia della crusca
